Il fiore delle fave, in parte nero, nelle leggende era il mezzo per comunicare con il mondo dei morti. Nell’ Antica Grecia le fave venivano donate a Bacco e a Mercurio per le anime dei morti; per Pitagora mangiare questo legume provocava sogni inquietanti. Per i Romani le fave erano un simbolo di buon auspicio, e venivano offerte agli Dei. In particolare, alla Dea Tacita che con il ciclo annuale della semina e del raccolto, rappresentava l’alternanza tra la vita e la morte, quindi le fave si consumavano dopo i riti funebri.
Nelle regioni dell’Italia centrale trovare sette semi nel baccello è considerato un portafortuna. Con questo articolo oltre a farvi capire la grande importanza che le fave hanno sempre avuto per gli uomini, cercheremo di spiegarvi come cucinare nel modo più appropriato le fave fresche.
Proprietà nutritive delle fave:
100 grammi di fave contengono:
-83,4 g di acqua
-5,2 di proteine
-4,5g di carboidrati
-4, 5g di fibra
-potassio
-sodio
-fosforo
-ferro
-zinco
-manganese
-vitamene A,C,K,
-Contengono solo 41 calorie
La ricetta dello stufato di fave fresche:
Ingredienti:
-Fave sgranate 500 gr
-Pancetta 100 gr
-Olio extra vergine 100 gr
-Cipolla
-Aglio
-Prezzemolo
-Sale
-Pepe nero
-Brodo vegetale
Come preparare lo stufato di fave fresche:
Dobbiamo tritare l’aglio, la cipolla, il prezzemolo, dopo averli fatti imbiondire, con la pancetta a pezzettini e l’olio, mettiamo le fave nel tegame condite con il sale (poco) e il pepe. Cuocerle a fuoco moderato aggiungendo, quando serve un po' di brodo. C’è sempre tempo per aggiungere un po' di sale, una volta assaggiate. Servire caldo, si può aggiungere anche del pane tostato. Un piatto decisamente sostanzioso.